venerdì 6 gennaio 2012

L'isola (Kim Ki-duk, 2000)

clicca qui per vedere il film (momentaneamente non disponibile...) Trama In un lago vi è una località di pescatori, organizzata in casette galleggianti di diversi colori, gestita da Hee-jin, una ragazza bella ma silenziosa (forse muta) ed inquietante che affitta le casette, le pulisce, fornisce ami ed altre attrezzature ai pescatori che assiste con cibo, batterie per la luce e si prostituisce a chi lo desidera. Il coprotagonista, suo cliente, è in fuga dopo l'omicidio di una coppia (mostrato in un flashback che rivive in sogno) di cui non viene svelata l'identità. Sta meditando il suicidio, e arriva quasi a compierlo quando la polizia arriva sulle sue tracce, ma Hee-jin lo salva e si instaura tra i due un rapporto di attrazione a tratti violento e masochistico. La gelosia, tema ricorrente della cinematografia di Ki-duk, è il motore dell'intero film: ogni persona è un'isola a sé stante, non riesce a comunicare con gli altri (pochissime infatti sono le battute scambiate dai personaggi), e questa incomunicabilità, frammista ad una sessualità distorta e deviata (tra prostituzione, violenze e umiliazioni), porta alla morte (accidentale e non) di vari personaggi. La presenza di molte scene di violenza sia verso persone che verso animali (cane, rana, pesci seviziati inutilmente) rendono il film di non facile visione e interpretazione, così come il finale enigmatico: dopo che i due amanti oramai scoperti levano l'ancora alla casetta gialla e fuggono per il fiume, in una sequenza onirica il protagonista emerge dall'acqua e disorientato si inoltra in un piccolo canneto al centro dell'acqua immobile, canneto che con una carrellata si rivela essere il pube di Hee-jin, nuda e immersa nell'acqua all'interno della sua barchetta, morta affogata.

Nessun commento:

Posta un commento